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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

Dave Heath: il fotografo della malinconia e delle emozioni

Dave Heat: Washington Square, New York City, ca. 1960  Gelatin silver print 7 3/4 × 8 1/4 in 19.7 × 21 cm E allora andiamo a scuriosare su questo interessante fotografo: Dave Hateh Intanto scopro che è al Moma e questo lo accuso un po... non mi fraintendete, non conosco davvero tutti i fotografi del mondo, neppure quelli strafamosi, ma rimango male di non averlo ad aggi mai intercettato... http://www.moma.org/collection/artists/2564?locale=en E' attualmente esposto a Parigi, indicato nell'agenda del Paris Photo, fino al 15 Ottobre http://www.parisphoto.com/agenda/dave-heath e qui una bella chicca in Polaroid: http://vintagephotosjohnson.com/2012/11/25/dave-heath-polaroid-project-ii/ Questo fotografo era un contemporaneo di Robert Frank, Gary Winogrand, e tutto il nuovo movimento di fotografi di strada degli anni '50 e '60.  Dave Heath’s ‘Kansas City, Missouri’ (1967 negative, 1968 print).   PHOTO:  THE NELSON-ATKINS MUSEUM OF ART, KANSAS CITY, M...

Riviste e Riviste!

Finito questo lunedì che definirei... di lotta... per restare positiva e yesss ce l'ho fatta! Ora mi regalo un bel viaggio tra immagini sul web... io ho bisogno di guardare le fotografie... per farne poi delle mie... non capirò mai l'aspetto narcisistico di certi fotografi che guardano solo le loro immagini... le immagini degli altri sono mondi infiniti, vengono dai loro occhi... Cerco sempre riviste straniere, purtroppo que lle italiane che ho intercettato fino ad oggi mi annoiano, tranne qualche rara chicca, che spesso cmq viaggia on line, per cui cerco riviste estere e alternative, e purtroppo però constato sempre di più che la globalizzazione ci sta davvero uccidendo e che i motori di ricerca non ci regalano troppe chicche...ma sapete com'è io ci lavoro con il terribile SEO per cui... qualche chicca (sempre secondo me) me e ve la regalo! cominciamo con Bon.se Rivista Svedese, di moda, si terribilmente di moda, ma tant'è che forse questi svedesi, sempre al fredd...