lunedì 12 ottobre 2015

Dave Heath: il fotografo della malinconia e delle emozioni

Dave Heat: Washington Square, New York City, ca. 1960 Gelatin silver print7 3/4 × 8 1/4 in19.7 × 21 cm
E allora andiamo a scuriosare su questo interessante fotografo:
Dave Hateh
Intanto scopro che è al Moma e questo lo accuso un po... non mi fraintendete, non conosco davvero tutti i fotografi del mondo, neppure quelli strafamosi, ma rimango male di non averlo ad aggi mai intercettato...

http://www.moma.org/collection/artists/2564?locale=en

E' attualmente esposto a Parigi, indicato nell'agenda del Paris Photo, fino al 15 Ottobre
http://www.parisphoto.com/agenda/dave-heath
e qui una bella chicca in Polaroid:
http://vintagephotosjohnson.com/2012/11/25/dave-heath-polaroid-project-ii/

Questo fotografo era un contemporaneo di Robert Frank, Gary Winogrand, e tutto il nuovo movimento di fotografi di strada degli anni '50 e '60. 



Dave Heath’s ‘Kansas City, Missouri’ (1967 negative, 1968 print). PHOTO: THE NELSON-ATKINS MUSEUM OF ART, KANSAS CITY, MISSOURI: GIFT OF THE HALL FAMILY FOUNDATION
© Dave Heath dal libro un dialogo con Solitude
Continuo a leggere e a documentarmi, e scopro per l'ennesima volta che, si, i "trasversali" li riconosco, i fotografi che lavorano sull'inconscio li "sento" guardando anche un solo scatto... Quanto ci sarebbe da dire su questo?


Dave nasce nel 1931 inizia a fotografare nei primi anni 50, scatta immagini che documentano tutto guerra, strada, volti, emozioni, fotografa seguendo le evoluzioni della macchina fotografica, usa veramente di tutto. Le prime fotografie sono della guerra di Corea. Tornato in America, ha continuato i suoi inseguimenti fotografici cercando da solo e seguendo i seminari di W. Eugene Smith, che, insieme a Robert Frank, gli hanno fatto emergere il suo personale e vero modo di esprimersi.
 Heath si focalizzerà sulla strade della città americane durante la fine del 1950 e '60, catturando scene intime di vita quotidiana con una fotocamera 35 mm. 
E' uno street photographer ma con una poesia che sembra provenire da una ricerca profonda nell'animo umano, "è convinto che il progetto fotografico sia più significativo che l'immagine singola" (trovo scritto in un articolo di una galleria americana), "lui spara in serie sulla base di temi, quindi"

Dave Heath: James J. Rotimer, Director, Metropolitan Museum of Art, New York City, ca. 1959Gelatin silver print6 1/2 × 9 3/4 in16.5 × 24.8 cm

Trovo molte immagini che confermano che ha lavorato con diapositive e con le Polaroid.

Dave Heath: Washington Square, New York City, ca. 1960Gelatin silver print3/4 × 8 1/4 in19.7 × 21 cm

Uno dei lavori più citati e che sembra interessantissimo è "Dialogo con la solitudine" che è poi diventato un libro, dalle immagini che sono riuscita a trovare, emerge una chiara ricerca sui sentimenti più negativi dell'essere umano.

Se siete collezionisti di libri ecco dove poter acquistare a svariati prezzi il suo  libro:

http://www.micamera.com/shop/rarita/a-dialogue-with-solitude-dave-heath/
http://www.amazon.com/Multitude-Solitude-Photographs-Dave-Heath/dp/0300208251

E siccome detesto i copia incolla riarrangiati vi linko questo bell'articolo sul wall street Journal
che parla proprio di questa serie e che racconta il lungo periodo che Dave ha attraversato:http://www.wsj.com/articles/multitude-solitude-the-photographs-of-dave-heath-review-1443478365

Ok Buona serata e alla prossima scoperta!

Riviste e Riviste!

Finito questo lunedì che definirei... di lotta... per restare positiva e yesss ce l'ho fatta!
Ora mi regalo un bel viaggio tra immagini sul web... io ho bisogno di guardare le fotografie... per farne poi delle mie... non capirò mai l'aspetto narcisistico di certi fotografi che guardano solo le loro immagini... le immagini degli altri sono mondi infiniti, vengono dai loro occhi...
Cerco sempre riviste straniere, purtroppo quelle italiane che ho intercettato fino ad oggi mi annoiano, tranne qualche rara chicca, che spesso cmq viaggia on line, per cui cerco riviste estere e alternative, e purtroppo però constato sempre di più che la globalizzazione ci sta davvero uccidendo e che i motori di ricerca non ci regalano troppe chicche...ma sapete com'è io ci lavoro con il terribile SEO per cui... qualche chicca (sempre secondo me) me e ve la regalo!
cominciamo con Bon.se Rivista Svedese, di moda, si terribilmente di moda, ma tant'è che forse questi svedesi, sempre al freddo come sono, sempre senza sole, le fotografie le cercano, saltando a piè pari le foto di sflilata, quelle si che sono tutte uguali, mi sono messa a scuriosare tra le varie rubriche e qualche cosina ho trovato... se non altro la sezione Arte con spunti interessanti... Ma parlo di fotografia, ho trovato alcune immagini che mi hanno catturato... Ad esempio:
i ritratti di Ivan e Alexander, e anche l'articolo è interessante, omosessualità in russia, non leggo lo svedese Emoticon smile ma google page traduce dignitosamente.
rivista e altre foto a questo link
http://bon.se/article/vi-vill-inte-provocera/
Mi è piaciuto? Sicuramente meno lezioso di tante nostre riviste di moda...


Poi capita che su un'altra rivista americana trovi queste foto da urlo:




Striped bodysuit for Aladdin Sane tour, 1973 | Design by Kansai Yamamoto | Photograph by Masayoshi Sukita | © Sukita / The David Bowie Archive 2012














e
Album cover shoot for Aladdin Sane, 1973 | Design by Brian Duffy and Celia Philo, make up by Pierre La Roche | Photograph by Brian Duffy | © Duffy Archive
su una articolo di Clear_Mag
http://www.clearmag.com/
Il giornale è interessante anche per I phone e Tablet


‪#‎magazine‬ ‪#‎art‬ ‪#‎fotografia‬ ‪#‎photography‬ 
E direi che il video della home di Exit è l'appropriata accoglienza e premessa...
http://www.exitmagazine.co.uk/splash


‪#‎magazine‬ ‪#‎art‬ ‪#‎fotografia‬ ‪#‎photography‬
Vado subito alla sezione fotografia
La rivista è londinese...
nelle varie presentazioni mi inpunto su
Dave Heat che non conoscevo (giuro non li conosco tutti!)
e le cui immagini mi rapiscono per un po... ricerco un po e si, mi rendo conto che il suo lavoro va approfondito...
per cui credo che passerò la serata a cercare di lui...
http://www.howardgreenberg.com/artists/dave-heath
ehm occhio agli omonimi... Questo Dave qui è da evitare (come fotografo, perchè nella sezione about mostra un bell'occhio!), ma un'occhiata dategliela e se vi viene davanti a qualche fotografia di esclamare "dai però questa è belle...bhe cercatevi un bel po di fotografi da guardare!"
http://www.daveheathphotography.com/…/tg4z6gfyzyndn0ricckyi…
Per stasera basta riviste mi dedico a Dave!
Photo di Dave Heat
e Photo di Dave Heat


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